La bioplastica sta per diventare una realtà per noi? Gli scienziati giapponesi hanno creato la sua versione cartacea

Il problema della decomposizione degli imballaggi in plastica potrebbe presto diventare un ricordo del passato. Gli scienziati giapponesi hanno sviluppato una carta speciale con proprietà simili a quelle della plastica. Inoltre, è completamente sicuro per l'ambiente e si decompone rapidamente. Potrebbe diventare presto il materiale di base utilizzato per il confezionamento e molti altri prodotti che oggi sono realizzati quasi esclusivamente in plastica?

Pubblicato: 11-07-2022

Carta che è come plastica

Ormai da molti anni esistono sul mercato prodotti pensati per offrire un’alternativa alla plastica , che non solo inquina l’ambiente ma impiega anche centinaia di anni per decomporsi. Gli scienziati dell’Università di Tokyo hanno sviluppato uno speciale rivestimento che conferisce alla carta trattata caratteristiche simili a quelle della plastica, principalmente resistenza all’acqua e durata. Tale “carta plastica” può sostituire con successo quella tradizionale e di uso comune, in quanto completamente sicura sia per le persone che per l’ambiente. Il problema principale con la plastica è che il suo processo di decomposizione è duraturo e anche pericoloso. La carta inventata dagli scienziati giapponesi, chiamata Choetsu, fornisce la risposta a entrambi questi problemi. Il rivestimento Choetsu è completamente biodegradabile, il che significa che nel tempo si scompone in componenti semplici ed ecologici come carbonio, acqua e silicio che ricordano in qualche modo la sabbia.

Durabilità e resistenza all’acqua della “carta plastica”: come funziona?

Uno speciale rivestimento sviluppato da scienziati di Tokyo conferisce alla carta alcune delle proprietà della plastica senza alcuno dei suoi inconvenienti. Questo è sicuramente un passo importante verso la riduzione del consumo di plastica sul nostro pianeta. Come può il cartone essere resistente quanto l’imballaggio in PET? È sufficiente applicare il rivestimento Choetsu sulla superficie della carta, che indurisce se esposta all’umidità dell’aria e alla cellulosa (il componente principale della carta). Ciò rende l’imballaggio in carta resistente e garantisce una buona tenuta.

Il futuro dell’industria dell’imballaggio?

Gli esperti ritengono che lo sviluppo di un rivestimento speciale possa segnare un passo importante nell’allontanamento da imballaggi in plastica monouso, stoviglie e molti altri prodotti che sporgono il pianeta, si decompongono pericolosamente e per un lungo periodo di tempo. L’autore dell’invenzione, il professor Zenji Hiroi , sottolinea che la "carta plastica" potrebbe presto entrare nell’uso comune. Parla di superare la sfida tecnologica e ritiene che presto dovremmo assistere alle prime applicazioni di massa del rivestimento Choetsu, anche nella produzione di imballaggi, piatti o posate da mangiare.

Quanto tempo si decompone la plastica?

Il processo di decomposizione di un sacchetto di plastica o di una tazza può richiedere da 100 a 1.000 anni. Il tempo esatto dipende dal tipo di prodotto e dalle sostanze utilizzate nella sua produzione. In confronto, il tempo medio di decomposizione della carta è di circa 6 mesi. Grazie all’uso di uno speciale rivestimento che rende i prodotti di carta resistenti all’acqua e conferisce loro altre proprietà plastiche, è possibile fornire al mercato imballaggi e altri prodotti di carta durevoli quanto la plastica, ma che si decompongono centinaia di volte più velocemente. La carta con proprietà plastiche non produce sostanze nocive alla sua decomposizione. Sfortunatamente, non è il caso della plastica: una bottiglia di plastica gettata in un lago può rilasciare gradualmente sostanze tossiche che inquinano l’acqua, con conseguente contaminazione dell’acqua. Si stima che ogni anno fino a 12 milioni di rifiuti di plastica finiscano nei mari e negli oceani. Questi dati dimostrano come la ricerca responsabile di alternative alla plastica sia una delle sfide più importanti che la civiltà moderna deve affrontare. Scoperte come quella degli scienziati dell’Università di Tokyo qui presentata permetteranno sicuramente di creare alternative ancora più efficaci e sicure ai prodotti in plastica. Fonti: https://deon.pl/po-godzinach/nauka-i-technologia/naukowcy-stworzyli-papierowy-plastik-nie-zagraza-srodowisku,2061350 https://zielona.interia.pl/smieci-plastik/news -papierowy-plastik-powstal-w-japonii-jest-bezpieczny-dla-natu,nId,6043583 https://www.chemeurope.com/en/news/1176105/paper-or-plastic.html


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Team editoriale Blog PCC Greenline®

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