Gli alcoli, compresi gli alcoli grassi superiori, sono composti costituiti da un gruppo idrossile e da una catena di carbonio. Questi includono alcoli naturali e sintetici, alcoli primari e secondari, alcoli lineari e ramificati, alcoli saturi e insaturi, nonché quelli con quantità pari e dispari di atomi di carbonio.
Gli alcoli contengono da 10 a 18 atomi di carbonio nella catena. Nel caso degli alcoli naturali, il numero di atomi di carbonio è pari, mentre gli alcoli sintetici possono contenere numeri e dispari di atomi di carbonio. Nonostante la loro attività superficiale e interfase, non sono considerati tensioattivi. Sono principalmente utilizzati come materie prime per la produzione di tensioattivi. Gli alcoli grassi includono principalmente alcol laurilico, cetilico, stearilico e oleilico. La loro forma a temperatura ambiente dipende dalla lunghezza della catena di carbonio. Per questo alcuni di essi (miristile, cetilico, alcool stearilico) sono sotto forma di cera, disponibili sul mercato come fiocchi o pastiglie. Gli alcoli possono essere di origine oleochimica o petrolchimica. Il metodo per ottenere materie prime oleochimiche prevede la separazione idrolitica del grasso vegetale o animale. L’olio viene riscaldato a 300 ° C con una soluzione concentrata di idrossido di sodio. L’alcol prodotto in questa reazione viene distillato insieme all’acqua dagli acidi grassi saponificati di sodio prodotti nel processo. Un altro metodo è la riduzione degli oli con sodio metallico in presenza di alcool come fonte di idrogeno (es. Butanolo). Nel caso delle materie prime petrolchimiche, nella prima fase, gli ingredienti di base come l’etilene e la paraffina sono ottenuti dal petrolio greggio o dal gas naturale e poi trasformati in alcoli grassi superiori.
Reazioni di alcoli e loro derivati
Gli alcoli grassi superiori subiscono le stesse reazioni degli altri alcoli primari e secondari. Data la loro importanza industriale, sono principalmente soggetti a reazioni quali:
Esterificazione – per ottenere esteri di consistenza cerosa e oleosa;
Solfatazione, a seguito della quale si ottengono alchil solfati e alchil etere solfati (tensioattivi anionici);
La poliossietilazione, che si traduce nella produzione di tensioattivi non ionici;
Alogenazione, ovvero sostituzione di un gruppo idrossido di alcol con alogeno, ad esempio cloro, iodio, utilizzato per la sintesi di alogenuri alchilici;
Disidratazione, che permette di ottenere un composto insaturo dall’alcol;
Ossidazione, che, a seconda della struttura degli alcoli, produce aldeidi o chetoni e quindi acidi organici.
Applicazioni di alcoli
Gli alcoli grassi sono utilizzati principalmente nell’industria cosmetica come tensioattivi non ionici. Nelle formulazioni servono come stabilizzanti delle emulsioni (sia olio in acqua che acqua in olio), additivi che migliorano la consistenza dei cosmetici, emollienti (si tratta di preparati che idratano indirettamente la pelle creando un film che impedisce l’evaporazione dell’acqua), nonché detergenti.